Scuola

Conferma docente di sostegno su richiesta della famiglia: norma illegittima e incostituzionale, finisce in tribunale

Entro il 31 maggio i dirigenti scolastici riceveranno da parte delle famiglie le eventuali richiesta di conferma dei docenti di sostegno dei propri figli. A quel punto, avranno diversi giorni di tempo per fare le proprie valutazioni e prendere una decisione che dovrà essere ufficializzata entro il 15 giugno.

Norma incostituzionale

Una nuova possibilità che sta suscitando moltissime polemiche, e che presta il fianco a sospetti e dietrologie. I sindacati non stanno a guardare e la definiscono incostituzionale. E’ il punto di vista di Anief, che vuole portare la questione davanti ai giudici.

“Riteniamo questo decreto, il DM 32/25, fortemente incostituzionale, illegittimo e inadeguato ad individuare gli insegnanti di sostegno sulla base della meritocrazia, delle norme che regolano il reclutamento scolastico e delle procedure che da sempre permettono di individuare l’insegnante più adatto all’alunno con disabilità – spiega Marcello Pacifico – : per tutti questi motivi il sindacato Anief ha oggi deciso di avviare dei ricorsi gratuiti contro la conferma supplenti di sostegno sulla base del giudizio espresso dalle famiglie. Gli insegnanti, tutti, non sono dei badanti ma professionisti. E il merito va rispettato”.

I destinatari della norma

Potranno usufruire della conferma da parte delle famiglie i docenti in possesso del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità, quelli privi del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità che nell’anno scolastico 2024/2025 abbiano svolto servizio su posto di sostegno in quanto individuati dalla seconda fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze per il relativo grado e quelli privi del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità che nell’anno scolastico 2024/2025 abbiano svolto servizio su posto di sostegno.