Scuola

Percorsi abilitanti 60 cfu: conclusione entro ottobre, ma il tirocinio di 180 ore non può essere svolto dopo la fine dell’anno scolastico

Nonostante la pubblicazione dei decreti che hanno sancito l’avvio del secondo ciclo dei percorsi abilitanti, ci sono ancora molte incertezze per quel che riguarda le date di avvio dei corsi e anche la data di conclusione degli stessi, elementi fondamentali per la scelta stessa dei percorsi da parte dei docenti.

I percorsi da 60 cfu

Una condizione che riguarda in particolar modo i candidati che dovranno scegliere l’Ateneo per il conseguimento dei 60 CFU, attualmente complicata dall’assenza di una data certa di fine corso. In questi giorni gli Atenei stanno continuando a pubblicare i bandi di avvio dei percorsi, me è inevitabile che questo clima di incertezza influisca pesantemente sulla serenità della scelta da parte dei candidati.

Una situazione figlia del ritardo nell’avvio del secondo ciclo dei percorsi abilitanti, una situazione che ha creato incertezze per molti docenti in attesa di specializzarsi.

La questione del tirocinio

Gli Atenei avevano già segnalato la loro disponibilità a dicembre, ma il processo di accreditamento non è ancora stato completato, rendendo difficile stabilire con precisione la durata effettiva dei corsi. Alcune università ipotizzano una conclusione entro ottobre, ma si tratta di previsioni non ancora confermate.

Uno degli aspetti più critici riguarda il tirocinio di 180 ore, un requisito fondamentale del percorso formativo. Il tirocinio deve necessariamente essere svolto durante l’anno scolastico, e la sua gestione diventa complessa se il corso si protrae oltre i tempi previsti. L’assenza di certezze sulla tempistica rende quindi difficile per i docenti pianificare il proprio percorso, con il rischio di ritardi nell’abilitazione e conseguenti ripercussioni sulle future opportunità lavorative.