Scuola

Assunzione docenti: dal 2026 un solo concorso scuola l’anno, percorso abilitante diventerà requisito essenziale per partecipare

Il Pnrr2 è solo il passaggio intermedio per completare il criticatissimo trittico di concorsi in ambito Pnrr che si concluderà tra estate e autunno 2025 con il bando per il Pnrr3. Una serie di concorsi ravvicinati che di certo non hanno trovato il consenso di sindacati e partecipanti, costretti tra l’altro a partecipare a procedure ravvicinate (anche sovrapposte) con normative diverse.

In attesa del doppio canale

Basti pensare alla soglia di sbarramento introdotta con il Pnrr2 che ha introdotto la necessità di rientrare nel triplo dei posti messi a bando per accedere all’orale rendendo necessario ma non più sufficiente il conseguimento allo scritto del punteggio minimo di 70.

La riforma del reclutamento docenti ha stravolto il meccanismo di assunzione degli insegnanti, rendendo l’abilitazione indispensabile ma non sufficiente per accedere al ruolo. Il ministero ha già fatto sapere che anche dopo la fine della fase Pnrr, lo strumento di assunzione resterà sempre il concorso, in attesa che arrivino notizie dall’Ue in merito alla possibile introduzione del doppio canale di reclutamento.

Prossimo concorso non Pnrr nel 2026

Quindi possedere l’abilitazione non assicura l’immissione diretta in ruolo, ma senza di essa non si può partecipare ai prossimi concorsi per la scuola secondaria. Il ministero aveva anticipato che dopo la fase Pnrr, si sarebbe andati avanti con un concorso scuola l’anno. Questo dovrebbe voler dire che dopo il concorso Pnrr3, il prossimo dovrebbe svolgersi nell’autunno 2026. Ma in questo senso non ci sono ancora certezze. L’unica è che l’abilitazione sarà nei prossimi anni, salvo ulteriori riforme al momento non in programma, indispensabile per accedere ai concorsi.